Gruppo di Condivisione L.U.I
Sempre più frequentemente capita che molte persone che entrano in contatto con l’Associazione LUI, domandino cosa sia il “gruppo di condivisione”.
Bene, vediamo, attraverso questo articolo, di provare a svelare il mistero.
Per farlo, partiamo dal significato delle parole gruppo e condivisione.
Per alcuni teorici il termine gruppo è l’“esperienza di un destino comune” (Lewin 1948). Per altri “un gruppo esiste quando due o più individui definiscono se stessi come membri e quando la sua esistenza è riconosciuta da almeno un’altra persona” (Turner 1982).
La condivisione può essere la partecipazione comune a un progetto, una tensione d’insieme, un essere d’accordo, un’esperienza che affratella ed è vissuta nel medesimo tempo, da più punti di vista diversi come più ricca, fertile di discernimento, di emozione comunicante. Inoltre la condivisione è l’utilizzo in comune di una risorsa o dello spazio. È anche correlato al processo di dividere e distribuire. Oltre a questi usi, quando un organismo si nutre o respira, gli organi interni sono costruiti in modo tale da dividere e distribuire l’energia in ingresso e rifornire le parti del corpo che ne necessitano.
Quindi nel gruppo di condivisione L.U.I. – , che “destino comune si distribuisce”?
Siamo maschi nella società odierna e su questo ci interroghiamo, confrontiamo, “esperiamo” e ci mettiamo in discussione. Il gruppo dà quindi vita a qualcosa che è più della somma dei singoli individui che compongono il gruppo stesso! Questo ha un riflesso sulla nostra identità sociale perché la coscienza di ciò che siamo e di ciò che valiamo è legata alla nostra appartenenza al gruppo.
Come lo facciamo? Nei modi più disparati! Nel tipo di gruppo specifico che proponiamo, il gruppo di condivisione non ha un conduttore o un facilitatore o un moderatore, ufficiale; in tal senso il gruppo di condivisione è simile a una terapia di gruppo perché l’incontro avviene in un contesto gruppale o “setting gruppale”, riservato e protetto ma vi si differenzia perché la psicoterapia di gruppo può fare riferimento a vari tipi di orientamenti teorici (dinamici, cognitivi, etc.) e può articolarsi nei suoi vari modelli in maniera estremamente diversificata. Invece nel gruppo di condivisione ciascuna persona può rendersi promotore e quindi “protagonista” di un argomento che desidera affrontare all’interno di una o più serate. Ciascuno può proporre qualcosa da fare e/o se lo desidera può preparare qualcosa di pratico o teorico da proporre al resto del gruppo. Gli incontri possono andare da incontri più “intellettuali”, in cui vi è una conversazione su una tematica, a incontri più “esperienziali” in cui si cerca di utilizzare altri canali comunicativi, come il corpo, il non verbale o utilizzando oggetti metaforici che possano favorire l’espressione di noi stessi senza alcuna censura, realizzando insieme qualcosa anche di concreto, come collage, giochi, piatti culinari, dando libero sfogo alla creatività di ciascuno dei componenti. La regola fondamentale imprescindibile è: “partire da sé”, da ciò che sentiamo e dà ciò che abbiamo vissuto!
In tal senso il nostro gruppo di condivisione è molto affine e paragonabile ai gruppi di autocoscienza femminili, pratica politica nata all’interno dei primi collettivi femministi italiani tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta (non scordiamoci che l’Associazione LUI nasce da una “costola” del Centro Donna del Comune di Livorno). In sintesi l’autocoscienza è la pratica politica femminista del mettere in discussione sé stesse e il contesto in cui si vive (politico, culturale, sociale, ecc) attraverso la relazione autentica e dialogica con altre donne. In tal senso il gruppo di condivisione L.U.I. – , è molto affine ai gruppi di autocoscienza femminili perché come loro il gruppo è: “un processo collettivo ed individuale, che parte da ognuna (…), si esplica nel collettivo con il sostegno di tutte e torna all’ individua” (Gerbasi 1995). A differenza però dei gruppi di autocoscienza femminili, il gruppo di condivisione L.U.I. – , vive momenti in cui si apre anche verso l’esterno permettendo il dialogo e confronto con le donne.
Quello che quindi proponiamo è simile a una sorta di “gruppo di auto aiuto”: un piccolo gruppo (a oggi possiamo vantare di essere stabilmente 10 persone) a base volontaria, che si ritrova nel soddisfare un bisogno comune (essere maschi nella società d’oggi). I gruppi di “self-help” enfatizzano le interazioni sociali faccia a faccia e il senso di responsabilità personale dei membri. Ciò che però ci distingue da questa forma di gruppo è il fatto che i membri dei gruppi di auto aiuto, spesso appaiono orientati verso una qualche “causa” o “problema”, “patologia”, proponendo una “ideologia” o dei valori sulla base dei quali i membri possano acquisire o potenziare il proprio senso di identità personale, gruppi finalizzati al mutuo aiuto e al raggiungimento di particolari scopi. Questi gruppi sono di solito costituiti da pari che si uniscono per assicurarsi reciproca assistenza, per superare un comune “handicap” o “problema di vita”.
Il gruppo di condivisione L.U.I. – vuole essere un’idea di cambiamento, un’opportunità per tutte le persone (di diverso orientamento politico, religioso, sociale, sessuale) che desiderano affrontare e confrontarsi sul significato di ESSERE MASCHI nella SOCIETA’ di OGGI, partendo da sé.
Infine ogni tanto, come buona regola per dare una tracciabilità e memoria di quanto emerso all’interno degli incontri, uno dei membri del gruppo di condivisione L.U.I. – , che lo desidera, può elaborare un “emotivamente verbale”, uno strumento che vuole “mettere a verbale” quanto emerso nell’incontro ma che si prefigge di farlo in una forma meno asettica e ufficiale permettendo quello che Joyce definirebbe uno “stream of consciousness” (una libera rappresentazione dei pensieri di una persona così come compaiono nella mente), un flusso di pensieri, però a “freddo”, poiché viene talvolta elaborato nei giorni successivi l’incontro.
Se non sono stato ancora chiaro, invito a venirci a trovare una sera. Il gruppo si riunisce regolarmente ogni due settimane, il lunedì sera dalle 20.00 in poi presso la sede che ospita l’Associazione LUI, lo Studio Con.Te. – Consulenza e Terapia, in via Alessandro Pieroni, n° 27, 57123 Livorno. Chi fosse interessato è pregato di mettersi in contatto con l’Associazione LUI attraverso mail: lui@associazionelui.it o attraverso il nostro servizio telefonico: ChiAma LUI: 0039 334/3296864.
Gerbasi M.C. (1995) in Atti del seminario “Dalle donne in politica… Alla politica delle donne”, a cura del collettivo IL COLPO DELLA STREGA, Università di Roma La Sapienza.
Lewin K (1948) Resolving Social Conflicts, New York, Harper & Row; trad. it. I conflitti sociali. Saggi di dinamica di gruppo, Milano, Angeli, 1979.
Turner J.C. (1982) Towards a cognitive redefinition of the social group, in H. Tajfel (a cura di), Sociale Identity and Intergroup relations, Cambridge, Cambridge University Press.