Femministi, lavorando con gli uomini.
Se essere femministi significa la posizione o atteggiamento di chi sostiene la parità politica, sociale ed economica tra i sessi, ritenendo che le donne siano state e siano tuttora, in varie misure, discriminate rispetto agli uomini e ad essi subordinate; la convinzione che il sesso biologico non dovrebbe essere un fattore predeterminante che modella l’identità sociale o i diritti sociopolitici o economici della persona; il movimento politico, culturale e sociale, nato storicamente durante l’Ottocento, che ha rivendicato e rivendica pari diritti e dignità tra donne e uomini e che – in vari modi – si interessa alla comprensione delle dinamiche di oppressione di genere, allora possiamo realmente definirci tali.
L’associazione LUI ha tra i propri obiettivi anche quelli appena enunciati, con l’unica variazione di cercare di raggiungerli lavorando tra uomini e con gli uomini.
In questi primi 5 anni di attività associativa abbiamo dialogato con molte e molti, ma rimane forte la sensazione che ci sia da lavorare ancora e più in profondità con noi maschi. Qualcosa si muove, non partiamo da zero.
Non importa da dove si inizia a lavorare con gli uomini… che sia una scuola, che sia un amico, che sia un membro del Gruppo di condivisione, che sia un convegno, che sia il Programma per uomini autori di violenza di genere (PUM): l’importante è aprirsi, dialogare, mettersi in discussione, non dare niente per scontato; l’importante è confrontarsi con altri uomini che sono già in cammino sulle “questoni di genere”, per aggregarsi e diventare parte integrante di un movimento più ampio. Un movimento di pensiero e di azione politica nella vita di tutti i giorni.
L’augurio per questo 8 marzo è per tutte Voi – amiche, mogli, compagne, madri – affinché (insieme e nei nostri luoghi privati) possiamo creare una società non violenta, più giusta e più aperta alle leadership femminili.
(Gabriele Lessi)