Barbie
Alcuni giorni fa, essendo stato brutto tempo, abbiamo deciso, come famiglia, di andare al cinema e avendo una bambina di 4 anni abbiamo optato per il film di Barbie. Eccezionale!
Uno dei pochi film in cui mi sono commosso più volte.
Uno dei pochi film che vorrei rivedere subito.
Uno dei pochi film, al momento l’unico, in cui uscendo dalla sala e vedendo mia figlia, mi sono messo a piangere.
Barbie è un film del 2023 diretto da Greta Gerwing, ed è ufficialmente il primo adattamento cinematografico della bambola Barbie della Mattel, Tra le attrici, attori più importanti del cast ci sono Margot Robbie che interpreta Barbie e Ryan Gosling, nel ruolo di Ken.
La trama racconta come Barbie Stereotipo e le altre bambole della serie vivano a Barbieland, una società in cui le donne sono autonome, di successo, sicure di sé e in cui ricoprono posizioni importanti. Barbie inizia a “cambiare” e questo la preoccupa tanto da spingerla ad andare nel mondo reale per aggiustare le cose… Credo di avervi già detto abbastanza… Per il resto andate al cinema!
Invece per quello che ci interessa, come Associazione LUI, credo sia importante vedere non solo il film nella sua interezza ma anche analizzare la figura di Ken, il quale in Barbieland appare dedito ad attività ricreative come stare in spiaggia e/o preso a conquistare Barbie, la quale invece lo respinge preferendo l’indipendenza e le serate tra amiche.
Per dirla in parole povere Ken sembra una “donna reale”.
L’ho detta male, ci riprovo…
Nel mondo delle Barbie, Ken appare come probabilmente molte donne si possano essere sentite per secoli nella società reale in cui hanno vissuto e/o vivono, a causa degli uomini: relegate solo ad attività ricreative e/o dedite a ricercare un’approvazione e/o rapporto più stretto con il proprio partner.
In tal senso quindi sarebbe quindi importante soffermarsi, come uomini, su questo passaggio del film per riflettere, come uomini veri, se questo sia giusto e su come vogliamo continuare a far sentire chi ci sta vicino.
Nel film Ken va via da Barbieland e non appena arriva nel mondo reale si sente rispettato e accettato; questo spinge Ken a studiare, documentarsi e a esercitare il patriarcato, portandolo nel mondo di Barbieland, decretando quindi un capovolgimento dei ruoli. Sulla scia di questo ho trovato molto bello il discorso di Gloria, una dei personaggi del film, la quale fa un monologo sul significato di essere donna nel mondo reale e della pressione a cui sono sottoposte per colpa soprattutto proprio del patriarcato. Discorso che salverà Barbieland dalla catastrofe (e speriamo non solo lì).
Barbie e Ken si scusano reciprocamente per come si sono comportati ma dal confronto emerge un Ken in crisi perché si rende conto di non essere niente senza Barbie, la quale invece lo sprona a trovare se stesso, mentre lei… ANDATE AL CINEMA!!!!
P.S.: Ormai anche i film evidenziano la crisi del maschile, possibile che gli unici che non se ne stiano rendendo conto sono i maschi stessi? Che aspettiamo a incontrarci per confrontarci e scegliere che uomini essere?