Ti do i miei occhi
Non ricordo in quale circostanza ho visto per la prima volta il film “Ti do i miei occhi” ma è un film del 2003, spagnolo di Iciar Bollain, che a mio dire appare molto lento ma ignorantemente credo che la cosa sia voluta proprio per aumentare la drammaticità della storia, infatti tratta della storia tra Antonio e Pilar, in particolar modo quando, dopo l’ennesima violenza subita per mano di Antonio, Pilar decide di cercare di interrompere il ciclo della violenza.
Il film ha ricevuto tantissimi riconoscimenti e non a caso, sia per la tematica ma a mio dire anche per l’interpretazione degli attori che sono bravissimi; per la mia esperienza come facilitatore nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, attraverso questo film ho rivisto le tante storie di uomini con cui entro in contatto da oltre dieci anni. Nel film infatti, tra le altre cose, si vede anche come Antonio cerchi di farsi aiutare attraverso proprio un centro come il nostro dell’Associazione LUI, nel film, ho ritrovato punti di contatto tra il nostro lavoro e quello che viene messo in scena nel film.
Ti do i miei occhi, seppur “pensate” (per la tematica trattata), credo sia un ottimo esempio di film da utilizzare e vedere per comprendere cosa sia la violenza, su cosa possa vivere una donna e un uomo e su quanto possa essere difficile per entrambi riuscire a interrompere il ciclo della violenza.
Dal mio punto di vista, credo che sarebbe importante che noi uomini iniziassimo a vedere insieme film come questo per avviare un dibattito, una discussione, per confrontarci su quanto la violenza faccia parte delle relazioni in generale e probabilmente anche delle nostre.
Chi mi starà leggendo molto probabilmente non sarà molto interessato ad approfondire la tematica che sto proponendo anche perché sicuramente non avrà mai compiuto violenza e questo lo auguro con tutto il cuore ma credo che comunque sia fondamentale che noi uomini si faccia gruppo tra di noi per parlare, confrontarci, capire, metterci in discussione e pensare a cosa fare per contrastare il fenomeno della violenza di genere, per il bene di tutte le persone, visto che le statistiche (italiane e internazionali) ci dicono che mediamente una donna ogni tre ha subito violenza; una violenza perpetrata per mano di un uomo che spesso e volentieri è vicino alla donna che la subisce (marito, fidanzato, amante, ecc.). La violenza ci riguarda anche noi maschi perché è una “roba” che facciamo noi maschi molto spesso ed è quindi fondamentale (quanto meno) parlarne o per lo meno iniziare a vedere film che ne parlino e ci facciano riflettere in merito.
Buona visione,
JP