Gran Torino
Un interessante film da vedere con uno sguardo di genere è senza dubbio Gran Torino, del 2008 con Clint Eastwood, di cui è anche il regista. Clint Eastwood interpreta un veterano della guerra in Corea, che ha appena perso la moglie, un uomo rozzo, brutale, fortemente patriota, razzista che prova un forte astio verso tutto ciò che è diverso da sé e dalla sua visione, che si ritrova ad avere proprio come vicini di casa i “musi gialli” che un tempo combatteva.
L’unico apparante amico di Clint Eastwood sembra essere un barbiere con cui non parla ma con cui non fa altro che insultarsi, come se fosse l’unico modo che ha per esprimersi con un altro uomo che sente vicino.
La vita di questo difficile uomo inizia a cambiare quando un “particolare” ragazzo, a cui piace il giardinaggio e e per cui viene tacciato per essere una femminuccia, viene spinto da una banda a cercare di rubare la macchina, Gran Torino di Clint. L’operazione non va a buon fine ma da questo episodio i due esclusi, Clint Eastwood e il giovane ragazzo, si ritrovano a frequentarsi, a contaminarsi, a cambiare insieme, chi in un verso chi un altro.
Attraverso la frequentazione con il giovane coreano Clint avrà modo di redimersi, smussando le proprie idee al punto di volersi sacrificare per insegnare al ragazzo i veri valori importanti della non violenza e della vita stessa.
Buona visione.