Il mio grosso grasso matrimonio greco
Film piuttosto “vecchiotto” ma ancora molto attuale e soprattutto interessante, se lo si desidera vedere con uno sguardo di genere, quale quello proposto dall’Associazione LUI attraverso questo breve articolo è “Il mio grosso grasso matrimonio greco” del 2002 di Joel Zwick.
In sintesi la storia tratta di una famiglia greca emigrata in America e di come, la figlia, la protagonista Toula incontri l’amore della sua vita. Evento che sconvolge e rompe gli schemi (o per meglio dire gli stereotipi) familiari.
Bene!
Andando ad analizzare il film si può vedere il sistema patriarcale (greco) che viene imposto all’interno della famiglia. Un padre fortemente radicato nelle proprie tradizioni, il quale dispone dei figli come meglio crede: la figlia Toula, destinata a lavorare nel ristorante greco; il figlio, messo in cucina, anche se questo desidererebbe altro per sé.
Toula appare una ragazza depressa o forse per meglio dire repressa dalle aspettative e dalle pressioni della famiglia, che la vorrebbe sposata con un greco, all’interno del ristorante, nella mansione di cameriera e con tanti figli.
Toula appare quindi inizialmente trascurata, dismessa e soprattutto single nonostante l’età avanzata. La protagonista per l’amore che nutre nei confronti della famiglia, cerca di allinearsi agli stereotipi familiari ma questo non la rende felice, desidera altro per sé, come per esempio frequentare un corso di informatica, aspetto che viene sostenuto e supportato attraverso l’aiuto delle donne (non a caso) di casa che l’aiutano a convincere il padre a lasciarla frequentare. Questo piccolo ma significativo gesto permette alla protagonista di prendere coraggio nel perseguire quello che le piace, tanto da riuscire a lavorare in una agenzia di viaggio, anche se sempre della famiglia (greca).
In questo luogo Toula conosce l’amore della sua vita che non è però greco! Iniziano quindi i guai: tra ciò che Toula desidera e quello che la famiglia ritiene meglio per lei.
Cosa c’è quindi di genere nel film?
C’è un padre patriarcale, che dispone come meglio lui crede dei membri della famiglia, mosso a fin di bene, ma senza ascoltare l’altro, l’altra. C’è un gruppo di donne che supporta e aiuta la libera espressione di un’altra donna. Questo importante gesto di libertà di andare contro il sistema familiare (patriarcale) permette anche ad altre persone di desiderare e perseguire altro per sé (infatti il fratello della protagonista inizia a frequentare un corso di arte). Infine di fronte a tutto questo cambio di paradigma, il padre “non può fare altro” che accettare e provare ad aprirsi all’altro (il futuro marito), seppur con le proprie limitazioni (nel caso greche).
Guardatelo!
Provare per credere!
Noi di LUI siamo qui ad accogliere il confronto.