Sulle tracce… Di LUI
Il fine settimana dal 5 al 7 settembre 2014, è stato per il Gruppo di Condivisione L.U.I. – Livorno Uomini Insieme, un importante momento nel difficile percorso intrapreso verso una maschilità consapevole, si è tenuto il primo ESPERIENZIALE!
Per esperienziale mi riferisco a quel tipo di apprendimento o conoscenza acquisita o percepità attraverso quell’insieme di sentimenti provati durante una particolare esperienza personale; riguarda le sensazioni interiori suscitate dall’esperimento stesso del soggetto, anche attraverso il cimentarsi in una serie di esercizi, situazioni, o venendosi a trovare anche semplicemente in un contesto ambientale differente da quello solito in cui si vive e si muove.
A questo importante e sentito evento, hanno partecipato gli amici, o per meglio dire i “fratelli” di sempre, le persone che frequentano il Gruppo di Condivisione L.U.I. – Livorno Uomini Insieme.
Il Gruppo ha avuto il piacere e la fortuna quindi di ritrovarsi a Castagneto Carducci, presso la casa di un familiare di uno dei componenti del Gruppo, non posso quindi esimermi dal ringraziare pubblicamente anche attraverso questo articolo quella persona e quella famiglia che hanno permesso che il sogno dell’esperienziale diventasse realtà. Una casa immersa nel verde e abbracciata da una gigantesca quercia; albero che più viene associato alla divinità per la sua maestosità e longevità. Elemento che ha quindi reso l’esperienza ancora più unica.
Il titolo dell’esperienziale era: “SULLE TRACCE… DI LUI”.
I partecipanti, durante il fine settimana, si sono potuti quindi dedicare alla cura delle relazioni, alla condivisione e alla convivenza, stando a stretto contatto come mai lo siamo stati prima, anche se in realtà lo abbiamo sempre sentito. Un’esperienziale in cui ciascuno ha potuto promuovere un’attività che permettesse di sperimentare un modo nuovo di relazionarci con noi stessi e con il mondo stesso, lasciando dunque in noi una riflessione o meglio ancora una traccia in ciascun partecipante.
Per me l’esperienza vissuta è stata grande e intensa, attraverso questo fine settimana ho potuto staccare dal caos della città, concedendomi il lusso di dedicarmi a me stesso e al significato che io ho come uomo nel mondo e in relazione al Gruppo di Condivisione di cui faccio parte. Mi sono reso utile per gli altri ma mi sono anche sentito sostenuto dagli altri: ho sperimentato come il Gruppo sia qualcosa di diverso dalla somma dei singoli membri, il Gruppo è una cosa a sé, ha vita propria e le persone che ne fanno parte sono gli organi.
Durante questo esperienziale ho potuto apprezzare le cose semplici della vita, come una cena preparata insieme, in cui tutti hanno collaborano. Ho vissuto la bellezza della natura e l’importanza e il rispetto che bisogna portarle. Ho vissuto la profonda esperienza di potermi spogliare delle maschere e delle armature che indosso nella vita quotidiana, mostrandomi e accettandomi per quello che sono. Mi sono sentito libero di essere ciò che volevo essere senza per questo sentirmi giudicato. Ho riso, ho pianto ma soprattutto ho pensato!
Solo tre anni fa questo esperienziale sarebbe sembrato impossibile, oggi mi trovo a scrivere questo articolo. Tre anni fa sembrava impossibile riunire degli uomini per il piacere di sperimentarsi, senza pensare a qualche aspetto omosessuale o per meglio dire omofobo. Oggi è realtà!
“Nonostante la durezza di questo mondo, che lentamente sgretola i sogni, trasformando in sciocchezze tutte le promesse che ci siamo fatti, ci perdiamo nel lavoro da fare, nei conti da pagare, sembra essere solo una corsa in cui nessuno ti protegge, in cui nessuno corre al tuo fianco, in cui bisogna sempre andare avanti e mai voltarsi indietro. In realtà non so bene come mi sento ma è come se avessi perso o acquistato la vista svelando un mistero, attraverso l’oscurità, al mio fianco ho il mio fratello di sangue”.