L’ Uomo di superficie
Una seria riflessione sul maschile del nostro tempo, anche in relazione alla cultura del “tronista” della TV.
L’autore si chiede dove sia finita la capacità introspettiva e riflessiva maschile, in un mondo basato sulla fisicità, velocità e ricerca del vano “momento di gloria” (se possibile mediatico).
Dalle catastrofi del secondo conflitto mondiale, fino al “boom” economico degli anni sessanta, per poi giungere all’epoca del consumismo ed, in fine, all’attuale crisi: un percorso segnato da un lento, ma costante, declino della figura maschile e delle proprie peculiarità, in antitesi al miglioramento delle condizioni socio-economiche italiane.
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