La Bella e la Bestia

Sono Jacopo Piampiani e sono co-fondatore dell’Associazione LUI APS di Livorno, da quando ricopro questo ruolo mi sono sempre più appassionato alle questioni di genere e in generale nel decodificare tutto ciò che mi circonda attraverso uno sguardo di genere, un po’ come se cercassi sempre di mantenerni in forma esercitando questo muscolo, che a mio avviso permette di conoscere il mondo da un’altra prospettiva, quella appunto di genere.
Oltre a quanto riferito, per chi non lo sapesse, sono anche, soprattutto un papà di una bambina che oggi (10/04/2025) ha 6 anni e, che come ho sentito dire, sta attraversando la cosiddetta, famigerata fase delle “Principesse”.
La conoscente?
Bene!
Nonostante i miei tentativi di educare mia figlia a una emancipazione dagli stereotipi di genere, questa sta vivendo a pieno questa cosiddetta fase delle Principesse, che consiste nell’essere lei stessa una principessa, spesso e volentieri della Disney, quindi vestiti, giocattoli, gadgets e tutto ciò che possa essere anche solo lontanamente connesso e/o collegato alle principesse!
Tra questa miriade di cose ci sono sicuramente anche i cartoni della Disney!
C’è in particolare un cartone che ha colpito profondamente la mia attenzione (di genere) e che vorrei sottoporre all’attenzione di chi, come me è un appassionat* alle questioni di genere: La Bella e la Bestia…
Ovviamente ci sono diverse versioni di questa favola ma che possiamo così sinteticamente, genericamente, grossolanamente sintetizzare…
Un giovane principe SUPERBO ed EGOISTA, viene tramutato in BESTIA per mano di una strega (o per colpa sua medesima lo è diventato? Senza necessariamente incolpare nessuna DONNA?)
L’incantesimo si romperà solo se una fanciulla (eccoci, sempre le donne che devono correre in aiuto degli uomini) si innamorerà di lui (ma certo sono le donne che devono aiutare gli uomini a cambiare e a non essere più VIOLENTI, scusate volevo scrivere BESTIE).
Sta di fatto che questo principe incontra Belle (che fantasia di nome… Ovviamente una BELLA ragazza immagino), infatti altro non è che una giovane ragazza che per salvare il padre (eccoci ci risiamo una donna che si immola per un uomo), baratta la sua esistenza per lasciare vivere il padre in libertà.
La Bestia (giustamente accetta il baratto o il DONO?) e rende prigioniera Belle al posto del padre, nel suo castello.
Il caso vuole che Belle si innamora della Bestia (sindrome di Stoccolma?) la quale riuscirà a tramutare la Bestia, in principe (quindi è lei che si deve fare carico degli errori del principe e delle sue bestialità, brutalità della Bestia per renderlo il fantastico UOMO che dovrebbe diventare?).
Scusate ma mi sorge un dubbio ma questo non è la classica dinamica stereotipata che si sente tanto raccontare nei fatti di cronaca in cui si legge di casi di femminicidi?
Buona visione.
JP