La Principessa che credeva nelle favole
Durante una psicoterapia, una paziente mi ha parlato di questo libro: “La Principessa che credeva nelle favole – come liberarsi del proprio principe azzurro” di Marcia Grad Power edito da Pickwick. Il modo in cui me ne parlava ha destato il mio interesse, ho pensato che potesse fare al caso mio e ai miei interessi di genere, sul genere.
Questa favola ha come protagonista una principessa, che, dopo aver trovato il principe azzurro, scopre che non è poi così tanto azzurro e che non c’è dolore più grande dell’essere ferite dalla persona amata.
Leggendo il libro ho pensato a tutte quelle sopravvissute di violenza di genere che hanno faticosamente intrapreso un percorso di fuoriuscita dalla violenza e che forse si possono essere sentite come la principessa. Nel libro la protagonista impara a distinguere la realtà dai sogni e comprende che una persona può amarne un’altra solo nello stesso modo in cui ama se stessa: con tenerezza e accettazione o con intransigenza e rifiuto. E per quanto sia faticoso abbandonare la strada già segnata e apparentemente più sicura, scopre che è possibile trovare nuove vie, altrettanto ricche di forti e belle emozioni.
Ho trovato molto interessante il libro e facilmente leggibile nonostante il tema a mio dire, così importante. Consiglio la lettura non tanto alle donne quanto agli uomini, per impegnarsi in una loro messa in discussione delle proprie certezze e sicurezze scoprendo quelli che possono essere gli effetti dei propri comportamenti sulle donne che hanno al loro fianco.